Stella Rossa 1991

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In semifinale ecco una delle favorite della vigilia, il Bayern Monaco. Nel frattempo Prosinecki e Savicevic continuavano a stupire in patria, il secondo a corrente alternata perché impegnato con la naja, mentre a centrocampo Jugovic mostrava la personalità di un veterano. A gennaio poi arrivò Sinisa Mihajlovic dal Vojvodina, unica squadra a tenere testa alla Stella Rossa. Il ragazzo 22 enne riccioluto aveva un mancino devastante e tanto carisma da vendere, per lui fu un gioco da ragazzi inserirsi alla perfezione nel meccanismo creato da Petrovic. Il 10 aprile 1991 all'Olympiastadion di Monaco ecco l'impresa che cambia una stagione: la Stella Rossa batte i padroni di casa in rimonta grazie alle reti di Pancev e Savicevic (straordinario contropiede) dopo l'iniziale vantaggio tedesco ad opera di Wohlfarth che finalizza con un morbido ed elegante tocco sotto una splendida azione dei tedeschi. Sembra fatta ma al ritorno in un incandescente Marakana di Belgrado e nonostante il gol di Mihajlovic, ovviamente su punizione, i tedeschi ribaltano la situazione e incanalano la sfida verso i supplementari.

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Stella Rossa di Belgrado e la Coppa dei Campioni 1991

L'incontro è stato omologato con il punteggio di 3-0 per la Stella Rossa, che passa il turno con il risultato complessivo di 6-0. Statistiche [ modifica | modifica wikitesto] Statistiche di squadra [ modifica | modifica wikitesto] Competizione Punti In casa In trasferta Totale DR G V N Gf Gs Prva Liga 54 18 17 0 1 55 15 8 6 4 33 20 36 25 5 88 35 +53 Kup Maršala Tita - 3 9 2 7 16 +7 Coppa dei Campioni +11 26 22 73 12 49 31 52 34 11 122 51 +71 Andamento in campionato [ modifica | modifica wikitesto] Giornata 10 13 14 19 21 23 24 27 28 29 30 32 Luogo T Risultato Posizione Fonte: Almanah YU fudbal 90. -91, Tempo - NIP Politika, Beograd, 1991., str. 103-104, su. Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta. Statistiche dei giocatori [ modifica | modifica wikitesto] Coppa dei Campioni [10] Đ. Aćimović 4 1?? 0 0 0 0 - - - - 4 1 0+ 0+ I. Adžić 1 1?? 0 0 0 0 - - - - 1 1 0+ 0+ M. Belodedici 34 1?? 8 0?? 9 0 1 0 51 1 1+ 0+ E. Bešić 3 0?? 1 0?? 0 0 0 0 4 0 0+ 0+ D. Binić 27 14??

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Per l'occasione, vennero indicati quei giocatori della rosa che avevano totalizzato almeno una presenza in Coppa dei Campioni. [6] Calciomercato [ modifica | modifica wikitesto] Sessione estiva [ modifica | modifica wikitesto] Sessione invernale [ modifica | modifica wikitesto] [ modifica | modifica wikitesto] Il fornitore tecnico della Stella Rossa per la stagione 1990-1991 è Puma, mentre lo sponsor ufficiale è Dexim. Organigramma societario [ modifica | modifica wikitesto] Area direttiva Presidente: Svetozar Mijailović Area tecnica Allenatore: Ljupko Petrović Rosa [ modifica | modifica wikitesto] [3] N.

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Oltre allo stadio, anche l'arbitro era italiano: a dirigere le ostilità fu infatti il siciliano Tullio Lanese. La partita non fu spettacolare e si concluse nei regolamentari e nei supplementari a reti inviolate. Furono dunque necessari i tiri di rigore per decretare la squadra campione d'Europa 1990-1991. I primi a calciare furono gli jugoslavi che andarono subito a segno con Robert Prosinečki. Successivamente toccò ai francesi, precisamente a Manuel Amoros, che non riuscì a replicare. Fino al quarto rigore si proseguì da entrambe le parti in modo impeccabile, ma il quinto rigore jugoslavo realizzato da Darko Pančev non consentì la replica del Marsiglia che non poteva più matematicamente pareggiare il numero di rigori realizzati. Finì 5-3 per la Stella Rossa che potè festeggiare lo storico trionfo e alzare al cielo italiano la Coppa dei Campioni. Nei mesi seguenti la squadra di Belgrado fallirà la conquista della Supercoppa UEFA che perderanno nella finale di Old Trafford contro il Manchester United, fresco detentore della Coppa delle Coppe.

"Quando Amoros iniziò la sua rincorsa mi guardò - ricorda Stojanović -, poi gettò gli occhi sulla palla. Mi guardò nuovamente, ma io non mi ero ancora mosso. La mia calma lo confuse. Tirò né troppo alto né troppo basso, ma alla mia portata, e senza molta forza". Un grande club Prosinečki, Dragica Binić, Miodrag Belodedići, Sinisa Mihajlović e Darko Pancev segnarono tutti e la Stella Rossa fu campione. "Eravamo una squadra veramente forte, con diversi grandi giocatori - sostiene l'attaccante Dejan Savićević, ora commissario tecnico di Serbia e Montenegro -, ma nessun club è grande fino a quando non vince la Coppa dei Campioni e nessun paese è grande fino a quando non ha un grande club. Per questo quella vittoria è stata così importante per noi e per la Jugoslavia".

È lo stadio Rajko Mitić che esplode. 2 a 2 e la Zvezda è in finale. Eccoli qui, gli ultimi campioni jugoslavi Quella finale, come detto, la Stella Rossa la vincerà, così come l'Intercontinentale a dicembre ma sarà il canto del cigno di quella squadra e di tutto il calcio jugoslavo. Le guerre che martorieranno quella terra, conseguenza delle pressioni delle potenze occidentali (USA, GB, Germania, Turchia e Vaticano in primis) e dei loro sanguinari organi economici (il FMI e la Banca Mondiale) che obbligarono il governo Marković ad adottare misure di "libero mercato" che affossarono l'economia socialista del Paese, nonché di forze ultranazionaliste sapientemente aizzate (l'HDZ croato di Franjo Tuđjman o il SDA bosniaco di Izetbegović), avranno conseguenze pesantissime anche sulle società di calcio costrette a vendere tutti i loro pezzi pregiati a prezzi contenuti. La nazionale Jugoslava venne estromessa da Euro '92 e l'UEFA estromise le squadre jugoslave dalle competizioni europee. Tutto si disfece.

Wednesday, 25-Aug-21 15:04:31 UTC